La drammaticità delle donne afgane attraverso i graffiti di Shamsia Hassani

Pubblicato: 15/09/2021
La drammaticità delle donne afgane attraverso i graffiti di Shamsia Hassani

Le strade di Kabul gridano la violenza, la sopraffazione femminile, le brutture, la tragidità dell’Afghanistan raccontate da una giovane donna con la sua street art.

Una galleria di opere raffinate, delicate, in cui figure di donne sinuose, eleganti, leggiadre, dagli abiti colorati spesso ritratte con lo sguardo basso, il pensiero confuso e l’espressione terrorizzata, avvolte da un cumulo di macerie appaiono mute, senza labbra, senza voce…nel fragore delle bombe.

Voglio colorare i brutti ricordi della guerra – riferisce l’ Hassani in una recente intervista ad Art Radar – e se coloro questi brutti ricordi, allora cancello la guerra dalla mente delle persone. Voglio rendere l’Afghanistan famoso per la sua arte, non per la sua guerra”.

 "Forse è perché i nostri desideri sono cresciuti in un vaso nero…”: è il terrore negli occhi di donne soggiogate dall’invasore talebano

Shamsia Hassani nasce a Teheran (Iran) nel 1988 dove la sua famiglia, originaria di Kandahar vi si rifugia per scappare dalla guerra.

La pittura, l’arte attraggono la giovane fanciulla che causa la sua origine afgana non potrà studiarle fino a quando, nel 2005 Shamsia non farà rientro in patria ed all’università di Kabul vi si specializzerà trovando lavoro prima in qualità di docente incaricata e poi quale professore associato di scultura presso l’Università; fino a fondare il collettivo d’arte contemporanea Rosht.

Ma la svolta avviene nel dicembre del 2010 quando in un corso organizzato a Kabul da Combat Communications Shamsia si avvicina all’arte dei murales rubando la maestria all’artista inglese Chu.  

Ma è sui muri della città di Kabul che Shamsia si esprime in tutta la sua stret art: 

un modo di dipingere insolito tra stencil e bombolette spray per opporsi al regime talebano….”L'acqua può ritornare in un fiume arido, ma cosa succede al pesce morto?” si legge su un graffito del centro culturale di Kabul in cui si riproduce una donna con in dosso un burka seduta sotto una scala.

La street art di Shamsia fa il giro del mondo….India, Iran, Italia, Svizzera, Germania….Kabul!

                                                                           
                                                

 

 

 

 

 

 

Grazie al suo murale all’Unione operaia di Ginevra nel quartiere di Grottes raffigurante donne migranti vittime di violenza ricoverate in centri di accoglienza, il 14 giungo del 2013 si commemora lo sciopero delle donne.

Dr.ssa Mariagrazia MAZZARACO



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