Pac, raggiunto l'accordo tra Parlamento e Stati UE

Pubblicato: 01/07/2021
Pac, raggiunto l'accordo tra Parlamento e Stati UE

I ministri dell'Agricoltura degli stati dell'UE hanno accettato l'accordo provvisorio raggiunto venerdì scorso con il Parlamento europeo sugli elementi chiave della PACPolitica agricola Comune per il periodo 2023-2027, avvicinando così l'integrazione della proposta nel diritto dell'UE.

La PAC viene riformata per rafforzare la competitività del settore agricolo, promuovere l'innovazione e l'agricoltura sostenibile, favorire la crescita e l'occupazione nelle aree rurali e spostare l'assistenza finanziaria verso l'uso produttivo della terra.

L'accordo ratificato dal Consiglio europeo di Agricoltura e Pesca, apre la strada a una PAC più equa, più verde e maggiormente basata sull'efficacia, che miri a offrire un futuro sostenibile agli agricoltori delle nazioni che fanno parte della UE. La nuova politica agricola comune va a rafforzare le misure ambientali ed a prevedere anche disposizioni che  garantiscano un sostegno più mirato alle aziende agricole di piccole dimensioni come anche aiutare i giovani agricoltori ad accedere alla professione.

In precedenza, nel maggio 2021, i ministri dell'Agricoltura delle nazioni dell'UE si erano riuniti a Bruxelles per discutere del pacchetto di riforme. La discussione si era incentrata sulla condizionalità sociale, sulla destinazione dei pagamenti e sull'architettura verde, senza però raggiungere un accordo.

Nella riunione di venerdì scorso, in seguito ratificata,  è stato raggiunto un accordo temporaneo. Sui piani strategici nazionali si va verso la riforma della Pac per consentire la programmazione degli investimenti nelle aziende agricole italiane. L’accordo prevede che l’ammontare degli aiuti a favore di queste pratiche verdi e sostenibili raccoglierà ben il 25% del budget destinato alla Pac, che per l’Italia saranno 38 miliardi di euro che salgono a 50 con il cofinanziamento nazionale, da qui al 2027.

La PAC, esclude dagli aiuti europei quelle aziende che violano i diritti dei lavoratori. Nel documento comunitario particolare attenzione viene posta alla salvaguardia dei diritti dei lavoratori agricoli dipendenti. Dopo tre anni di discussioni, queste regole per le aziende agricole con dipendenti, sono parte della nuova PAC che prenderà avvio il 1° gennaio 2023.

Il lavoro nero nel mondo agricolo è con questo accordo nel mirino dell’UE: per quanto riguarda i lavoratori agricoli dipendenti delle aziende ci saranno verifiche a campione e l’applicazione della condizionalità sociale, così come è stata chiamata, sarà volontaria nel 2023 e nel 2024, ma diverrà obbligatoria per tutti, dall'anno 2025.

Giulio de NICOLAIS d'AFFLITTO



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