Che cos’è il semestre bianco del presidente della repubblica

Pubblicato: 09/08/2021
Che cos’è il semestre bianco del presidente della repubblica

Per semestre bianco si intende la parte conclusiva del mandato settennale del presidente della repubblica. In questo periodo le sue prerogative subiscono delle limitazioni.

In base al dettato costituzionale infatti, il capo dello stato uscente non può sciogliere le camere a meno che queste non siano già entrate negli ultimi 6 mesi della legislatura.

“Il presidente della repubblica può, sentiti i loro presidenti, sciogliere le camere o anche una sola di esse. Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura” ex. art. 88 costituzione.

Nelle fasi ordinarie il presidente della repubblica può sciogliere le camere anche prima della loro fine naturale. Proprio per questo motivo, con l’istituto del semestre bianco, i padri costituenti vollero porre un limite alle prerogative del presidente della repubblica. Questi infatti potrebbe sciogliere le camere con il fine di formare un nuovo parlamento più favorevole ad una sua eventuale rielezione.

Durante il semestre bianco il presidente della repubblica non può sciogliere le camere.

La disciplina di questo istituto è stata rivista da una modifica inserita nella legge costituzionale 1 del 1991.

In precedenza infatti la regola aveva una validità assoluta ma nel 1992 stavano per scadere nello stesso periodo sia la legislatura che il mandato come capo dello stato  di Francesco Cossiga.

Il presidente quindi si sarebbe trovato nell’impossibilità di sciogliere le camere mentre il parlamento non avrebbe potuto eleggere un nuovo capo dello stato senza violare l'art. 85 comma 3 della costituzione. 

Tale articolo infatti prevede l’impossibilità per le camere di eleggere un nuovo presidente nel caso in cui manchino meno di tre mesi alla fine della legislatura.

Il presidente della repubblica resta incarica per 7 anni (salvo eventuali dimissioni), ma raramente gli inquilini del Quirinale rimangono al loro posto fino all’ultimo giorno di mandato. Generalmente infatti la scelta del loro successore avviene prima della scadenza naturale dell’incarico.

Questo determina che anche il semestre bianco possa avere una durata più o meno lunga, in media 166,9 giorni cioè 5 mesi e mezzo. 

In media il semestre biancodura meno di 167 giorni.

Il semestre bianco più lungo è stato quello di Giuseppe Saragat (183 giorni, dal 29 giugno al 29 dicembre 1971) mentre il più breve quello di Francesco Cossiga (116 giorni, dal 3 gennaio al 28 aprile 1992).

In tre casi (Segni, Leone e Napolitano nel suo secondo incarico) i presidenti della repubblica non sono arrivati agli ultimi 6 mesi di mandato poiché si sono dimessi prima.

Fin dall'entrata in vigore della costituzione, la dottrina si è interrogata sull'istituto dello scioglimento delle camere e, di conseguenza, anche sul semestre bianco. Non c'è una visione comune tra gli studiosi. Alcuni ritengono che il potere di scioglimento sia una prerogativa esclusiva del presidente della repubblica, altri invece che sia un potere che appartiene sostanzialmente a governo e parlamento dove il capo dello stato svolgerebbe essenzialmente un ruolo notarile.

Lo scioglimento delle camere è un atto complesso che richiede la collaborazione di più istituzioni.

Il punto su cui tutti concordano è il fatto che si tratti di un istituto complesso e che richiede il dialogo e la collaborazione di diverse istituzioni.

La dottrina infatti ha categoricamente escluso che l'istituto, così com'è configurato, possa rappresentare uno strumento a disposizione del presidente della repubblica per imporre i propri interessi.

Allo stesso tempo, governo e parlamento non possono autonomamente decidere lo scioglimento delle camere per fini politici. Il capo dello stato infatti deve evitare che eventuali disfunzioni del sistema politico possano bloccare i meccanismi istituzionali: nel far ciò, può anche optare per opzioni che consentano la prosecuzione della legislatura, inclusi i cosiddetti "governi tecnici".

Lo scioglimento anticipato delle camere rappresenta uno degli strumenti di moral suasion più efficaci nelle mani del capo dello stato.

Tuttavia secondo una parte della dottrina la minaccia di scioglimento anticipato delle camere rappresenta uno degli strumenti di moral suasion più efficaci nelle mani del presidente della repubblica, specie quando ci si trova di fronte a situazioni politiche complesse come quella attuale.

Da questo punto di vista dunque, l'istituto del semestre bianco può rappresentare un ostacolo al corretto funzionamento delle istituzioni democratiche.

Lo stesso presidente Mattarella, citando Antonio Segni, ha sottolineato che se l'obiettivo del semestre bianco era quello di evitare che il capo dello stato possa sciogliere le camere per agevolare una sua riconferma, l'introduzione della non rieleggibilità potrebbe rappresentare una soluzione più efficace.

“[Il semestre bianco è] una disposizione che - a giudizio del presidente Segni - altera il difficile e delicato equilibrio tra poteri dello stato e può far scattare la sospensione del potere di scioglimento delle camere in un momento politico tale da determinare gravi effetti”: Sergio Mattarella, 2 febbraio 2021.                       

Una soluzione, peraltro, che era già stata avanzata nel corso della X legislatura (proposta S.845-bis) ma che all'epoca non venne poi portata avanti dal parlamento.

FONTE: dati ed elaborazione openpolis



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