Divieto di decorazioni pasquali, minacciata multa da 100.000 euro

Pubblicato: 21/04/2025

Attenzione quando si creano le decorazioni pasquali, chi infrange questo divieto rischia persino una multa da 100.000 euro

Divieto di decorazioni pasquali, minacciata multa da 100.000 euro

Le festività pasquali sono molto legate alla natura, un po’ per tradizione e simbologia, un po’ perché cadono durante la stagione primaverile. Questo aspetto è evidente nelle decorazioni di Pasqua, che prevedono l’uso di rami, fiori foglie, senza dimenticare la decorazione delle uova. Ovviamente, i cittadini hanno diritto a godersi pienamente questi momenti di festa, apprezzati soprattutto dai più piccoli. Allo stesso tempo, bisogna farlo senza infrangere leggi e regolamenti. In tema di decorazioni e addobbi pasquali, infatti, soprattutto chi si affida al fai-da-te rischia di incorrere in sanzioni.

Ciò non significa che si debba per forza acquistare tutto, anche perché sarebbe molto dispendioso e toglierebbe parte del divertimento. Nel procurarsi il materiale per gli ornamenti è bene seguire qualche semplice regola e mettersi al riparo da qualsiasi contestazione. Le violazioni che si possono verificare in questo contesto sono davvero numerose, di cui la peggiore con una multa fino a ben 100.000 euro. Di seguito tutte le indicazioni principali.

Multa fino a 100.000 euro se danneggi questi alberi per le decorazioni pasquali

I ramoscelli sono un elemento fondamentale nelle decorazioni pasquali, non soltanto per vezzo ma innanzitutto per la storia di questa festività e la sua simbologia. Il ramoscello d’ulivo, per esempio, è il simbolo per antonomasia della Pasqua, insieme a molti altri oggetti che rappresentano la rinascita e la prosperità. Prima di cimentarsi in decorazioni, ghirlande e altri addobbi che prevedono l’uso dei rami è però doveroso procurarseli con grande attenzione.

Le regole sulla tutela del verde pubblico cambiano a seconda della normativa locale, che spesso prevede sanzioni - in genere piuttosto contenute - per chi si appropria di rami e fiori pubblici, ma per un caso particolare c’è una legge statale. Nel dettaglio, è necessario tutelare i cosiddetti alberi monumentali, ossia:

  • alberi ad alto fusto, che siano isolati, in boschi artificiali o naturali;

  • alberi secolari;

  • alberi di particolare pregio naturalistico (rari o con caratteristiche peculiari);

  • alberi legati a un avvenimento storico, culturale, artistico o della tradizione locale;

  • filari e alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico o culturale (compresi quelli inseriti nei centri urbani);

  • alberi ad alto fusto in complessi architettonici di particolare importanza storica e culturale (monasteri, ville, chiese, orti botanici, residenze storiche private e così via).

La legge non punisce soltanto l’abbattimento di questi alberi ma anche il loro danneggiamento con una sanzione da 5.000 a 100.000 euro. Se non si è proprio esperti nella potatura, ovviamente, il rischio di recare danni gravi all’albero aumenta anche per la “sola” rimozione di qualche ramoscello. È quindi meglio evitare. Per tutto il resto del verde pubblico bisogna invece rifarsi alle ordinanze comunali e alle relative sanzioni, che come anticipato non sono in genere molto salate se ci si limita a qualche fiore, frutto o semplice ramoscello. Fanno eccezione le disposizioni per specie protette, con sanzioni più elevate.

In astratto, si parlerebbe del reato di furto o almeno di danneggiamento, ma il fatto ha una gravità così modesta da escludere quasi sempre la punibilità penale. Resta naturalmente vietato anche raccogliere frutti, fiori o peggio potare rami da alberi di proprietà privata altrui, una condotta che potrebbe dar adito a una richiesta di risarcimento danni.

Infine, è bene ricordare che proprio in questo periodo sulla stragrande maggioranza dei Comuni italiani è in vigore un vero e proprio divieto alle potature pensato per tutelare la nidificazione degli uccelli. Sarà quindi meglio, in caso di dubbio, procurarsi i rami da un professionista o utilizzare ramoscelli da riciclo. Si raccomanda inoltre di fare molta attenzione anche per lo smaltimento delle decorazioni una volta finite le festività o i giochi, soprattutto riguardo alla raccolta differenziata. Un errore comune a molti cittadini che diventa estremamente diffuso in questo periodo riguarda lo smaltimento dei gusci delle uova, che vanno nell’umido (a meno che fusi inseparabilmente con altri materiali come la plastica).

Fonte: https://www.money.it/divieto-decorazioni-pasquali-minacciata-multa-100000-euro



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