Yemen, gli attacchi degli houthi preoccupano gli armatori

Pubblicato: 18/12/2023

 L’italia alza il livello di alert per le nostre navi

Yemen, gli attacchi degli houthi preoccupano gli armatori

SAN'A' (YEMEN). Il traffico commerciale delle navi mercantili che transitano nel Mar Rosso è sempre più a rischio.

Le milizie Houthi, vicine all’Iran, che agiscono nello Yemen hanno minacciato, nei giorni scorsi, tutti gli armatori che continueranno a portare merci in Israele.

Hanno dichiarato che impediranno, militarmente, alle navi battenti bandiera israeliana di navigare nel Mar Rosso e nel Mar Arabico “finché non si fermerà l’aggressione israeliana contro i nostri fedeli fratelli nella Striscia di Gaza”.

Il Paese ebraico è infatti considerato un nemico giurato.

La guerra in atto tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, dunque, ha aperto un nuovo fronte.

Forse meno attenzionato dalla stampa e dalle Tv ma altrettanto importante.

Ma ogni giorno che passa gli alert aumentano.

In queste ore, due portacontainer sono state attaccate e una portarinfuse è stata abbordata.

La nave “Al Jasrah” della Hapag-Lloyd è stata fatta segno di un colpo di un proiettile aereo.

L’unità transitava nello Stretto di Bab Al Mandab.

Il proiettile avrebbe colpito il lato sinistro della nave da 14.500 Teu, un container è caduto in mare ed è stato segnalato un incendio sul ponte.

La Compagnia di navigazione ha confermato l’attacco, dove nessun membro dell’equipaggio è rimasto ferito.La MSC Palatium III è stata colpita da un missile. E’ scoppiato un incendio a bordo ma non si hanno notizie certe sulla sorte dei marittimi imbarcati.

La “Maersk Gibilterra” da 10 mila Teu è riuscita ad evitare, per poco, un missile.

L’unità stava transitando vicino allo Yemen.

Sulla questione il nostro Paese ha alzato il livello di Security (MARSEC) per le navi battenti bandiera italiana che navigano nel Mar Rosso e nei tratti di mare prospicienti il Corno d’Africa.

La notizia è stata confermata dall’IMRCC (Italian Maritime Rescue Coordination Center) che dipende dal Comando Generale del Corpo delle Capitaneria di Porto.

E per fronte alle minacce, alcuni armatori stanno cercando di evitare di inviare navi in ​​Medio Oriente. E scelgono la rotta intorno all’Africa.

Questa rotta però aggiunge circa due settimane al tempo di viaggio diciamo “normale” e aumenta le emissioni di Co2.

I rischi che minacciano la navigazione nell’area, dove è bene ricordarlo, passa anche il 10% delle forniture mondiali di petrolio, sono aumentati alla luce della guerra tra Israele e Hamas e del gruppo denominato “Ansar Allah” che ha messo le navi commerciali nel suo mirino.

Luca TATARELLI

Giornalista – Direttore Responsabile Report Difesa 



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