Aria di Primavera agli Studi Fanfani

Pubblicato: 01/05/2022

Terzo seminario di Patrizia Pellegrini - naturopata

Aria di Primavera agli Studi Fanfani

Primavera era nell’aria, già si respirava affacciate alla terrazza degli Studi Fanfani, sulla Piazza dell’Indipendenza incorniciata dal mercatino del vintage, colori, sfavillio dei gioielli decò Svarowski, piatti di Ginori sbreccati ma pieni di storie, sedie, l’allegria.....

Finalmente la bella stagione è arrivata, la Primavera è sicuramente la stagione più amata, desiderata, per uscire dall’inverno, il primo sole che ci veste di  un’ondata di rose, viole e margherite, ci veste di fiori.

Una voglia di rinnovamento, con la nuova stagione, che contagia la vita,  come lo fa per la moda, la casa, le camminate nel bosco, la voglia di mare, la remise en forme...... idee, colore, allegria, un trend tutto primaverile che ci ispira a nuove scelte di vita.

Nel terzo seminario di Patrizia Pellegrini ha parlato di alimentazione corretta, di sonno e di tisane, di proteine e vitamina D ma, principalmente, insegnare ad alimentarsi, avere cura di noi, ascoltarsi, imparare ad alimentarsi.

PROTEINE A PRANZO, CARBOIDRATI A CENA

Aboliamo i FALSI miti a tavola

Quante volte ti è stato detto che a cena devi mangiare proteine e mai e poi mai i carboidrati? Ecco, oggi sfatiamo questo mito e invertiamo il tutto: le proteine meglio a pranzo e i carboidrati meglio a cena! 

Perché? I carboidrati la sera a cena permettono una digestione più semplice e rapida, mentre destrutturare una proteina è molto più complicato. Se quindi la notte il corpo è impegnato nella digestione della proteina avrà un riposo più disturbato.

Inoltre il pesce, la carne o l'uovo sono altamente eccitanti, e se dobbiamo andare a dormire questo non va bene.

L'unica eccezione a questa prassi potrei consigliarla in soggetti diabetici, ma ovviamente in questo caso la proteina andrebbe abbinata in un certo modo per far sì che l'eccitazione non sia eccessiva.

Quindi, nelle giuste dosi ovviamente, preferiamo a cena pasta, riso, farro o altri carboidrati e preferiamo l'assunzione delle proteine a pranzo.

Prova a cambiare in questo modo la tua alimentazione e fammi sapere se il tuo riposo notturno ne trae giovamento.

E poi camminare......

Patrizia Pellegrini ha presentato Luca Cucchi, esperto del fitworking, preziosissimo partner nel progetto della cultura dell’alimentazione.e dell'importanza del movimento nei confronti del nostro sistema cardio-circolatorio

Facendo attività fisica il nostro corpo andrà incontro all'aumento del fabbisogno di ossigeno, cresce la frequenza cardiaca, cresce quella respiratoria, aumenta la ventilazione polmonare, aumenta la quantità di sangue che il cuore spinge nella circolazione arteriosa, ad ogni sua contrazione.

Tutte queste azioni danno a loro volta origine a dei sintomi ben specifici, come il cosiddetto “fiatone” che forse osserviamo dopo aver salito in fretta degli scalini o dopo aver corso.

Quando però l’organismo è abituato a compiere continui sforzi, con il passare del tempo diminuisce l’intervallo necessario al recupero funzionale, ma soprattutto cala, sia l’aumento della frequenza cardiaca che quella respiratoria, oltre che necessitare di una condizione di riposo, conseguente allo sforzo, sempre minore in termini di tempo.

Un soggetto allenato avrà bisogno per recuperare (dopo ad esempio una serie di esercizi) di soli venti secondi, per ripristinare la frequenza cardiaca ed il ritmo respiratorio, mentre un soggetto non abituato all’attività motoria necessiterà, dopo aver effettuato la stessa serie di esercizi, di uno o due minuti per ripristinare i valori funzionali.

Proprio questo semplice esempio, individua facilmente i principali segnali che distinguono le persone allenate e che si applicano con costanza all’esercizio fisico (trasformandolo in uno stile di vita) dalle persone non allenate e sedentarie che (spesso con la scusa dei troppi impegni) dimenticano forse l’importanza dell’attività motoria. Questa non dovrebbe essere considerata un lusso o un futile bisogno, ma una necessità primaria e quindi un vero e proprio serio impegno (come il lavorare o lo studiare) per il benessere del proprio corpo.

Per concludere iniziamo quanto prima un percorso motorio, se possibile coadiuvato da un professionista del movimento ed insieme costruire un tipo di allenamento adatto alla nostra struttura muscolo scheletrica.

Dr.ssa Mariagrazia MAZZARACO



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