La chirurgia refrattiva permette ai pazienti di recuperare la vista con la tecnica Smile

Pubblicato: 15/02/2024

Recuperare la vista grazie alla chirurgia refrattiva, che si avvale di tecniche innovative come la Smile e laser specifici

La chirurgia refrattiva permette ai pazienti di recuperare la vista con la tecnica Smile

Se avete problemi di vista che vi impediscono di svolgere le attività quotidiane, la chirurgia refrattiva potrebbe essere la soluzione ideale per voi. Grazie alle nuove tecniche laser come PRK, LASEK e LASIK, i pazienti possono recuperare una visione nitida in modo rapido e sicuro. In questo articolo ci concentreremo sulla tecnologia più innovativa della chirurgia refrattiva: la tecnica Smile. Scopriamo insieme come funziona questa procedura minimamente invasiva che sta rivoluzionando il mondo dell’oftalmologia.

Cos’è la chirurgia refrattiva

La chirurgia refrattiva è una procedura che permette di correggere i difetti visivi come miopia, astigmatismo e ipermetropia. Questa tecnica viene utilizzata per migliorare la visione dei pazienti che non vogliono più dipendere dagli occhiali o dalle lenti a contatto.

L’obiettivo della chirurgia refrattiva è quello di modificare la forma della cornea, in modo da far convergere i raggi luminosi sulla retina e garantire una visione nitida. Ci sono diverse tecniche laser utilizzate nella chirurgia refrattiva tra cui PRK (fotorefrattiva cheratectomia), LASEK (cheratoplastica subepiteliale assistita dal laser) e LASIK (chirurgia laser assistita dall’in-situ keratomileusis).

Nella maggior parte dei casi, queste procedure sono rapide e indolori. La scelta della tecnica migliore dipende dalla gravità del difetto visivo, dalla salute degli occhi del paziente e dalle preferenze personali.

Prima dell’intervento, il medico oftalmologo deve effettuare un esame completo degli occhi per valutare se il paziente è un candidato idoneo alla chirurgia refrattiva. Inoltre, la persona che viene operata, deve seguire alcune precauzioni – prima e dopo l’intervento – per garantire il successo dell’operazione.

In generale, la chirurgia refrattiva è considerata sicura ed efficace nella correzione delle anomalie visive. Tuttavia, ogni caso va valutato singolarmente dal medico specialista, in base alle specifiche caratteristiche cliniche individuali.

L’utilizzo del laser nella chirurgia refrattiva: PRK, LASEK e LASIK

La chirurgia refrattiva è diventata sempre più comune negli ultimi anni e l’utilizzo del laser ha rivoluzionato questo campo medico. Esistono diversi tipi di intervento con il laser per correggere i difetti visivi, tra cui la PRK, LASEK LASIK.

La PRK (PhotoRefractive Keratectomy) è stata la prima tecnica ad utilizzare il laser nella chirurgia refrattiva. Viene eseguita rimuovendo l’epitelio corneale per poi utilizzare il laser sulla superficie della cornea, al fine di modificarne la forma della stessa.

La tecnica LASEK (Laser Epithelial Keratomileusis), invece, prevede un innalzamento dell’epitelio, al fine di applicare il raggio laser sulla superficie sottostante, mentre nella LASIK (Laser-Assisted In Situ Keratomileusis), invece, è effettuato un taglio sullo strato superiore della cornea con uno speciale bisturi a lamina sottile, chiamato microcheratomo o femtosecondo-laser.

Il vantaggio principale di quest’ultima tecnica sta nell’avere una ripresa post-operatoria molto rapida ed indolore, rispetto alle altre tecniche che comportano tempi maggiori di guarigione.

Tuttavia, ogni paziente va valutato singolarmente e solo dopo una visita oculistica approfondita si potrà scegliere quale tipo di intervento sia meglio.

In generale, possiamo dire che tutti questi trattamenti hanno lo scopo comune di migliorare notevolmente la vista dei pazienti affetti da difetti refrattivi.

Cos’è la tecnica Smile (Small incision lenticule extraction)

La tecnica Smile è una procedura innovativa di chirurgia refrattiva che utilizza un laser a femtosecondi per correggere la miopia e l’astigmatismo, senza dover creare un lembo sulla superficie dell’occhio come nella tecnica LASIK.

La tecnica Smile, infatti, prevede una piccola incisione nel tessuto corneale attraverso la quale viene rimosso il lenticolo interno della cornea. Questo processo permette di modellare in modo preciso e sicuro il tessuto oculare per migliorare la forma della cornea e – quindi – ottenere una vista nitida e chiara.

Questa procedura ha alcuni vantaggi, rispetto alle tecniche tradizionali, poiché non richiede lo scollamento del lembo che rende più veloce il recupero post-operatorio. Pertanto, riduce i rischi di complicazioni durante l’intervento ed evita problemi legati alla secchezza degli occhi dopo l’operazione.

I pazienti sottoposti alla tecnica Smile possono riprendere le loro attività quotidiane già poche ore dopo l’intervento, riscontrando miglioramenti significativi nella qualità della loro vista già nelle prime settimane successive all’operazione.

Fonte: https://leonardo.it/lifestyle/la-chirurgia-refrattiva-permette-ai-pazienti-di-recuperare-la-vista-con-la-tecnica-smile



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