Nuove frontiere terapeutiche per il diabete di tipo 2

Pubblicato: 15/06/2023
Nuove frontiere terapeutiche per il diabete di tipo 2

Il diabete mellito di tipo 2, rappresenta il 90% dei casi di malattia diabetica. È una patologia cronica non infettiva diffusa in tutto il mondo ed in continua crescita, caratterizzata da iperglicemia e dovuta ad un difetto dell’azione insulinica che si instaura spesso su una condizione preesistente di insulino-resistenza. 

Il diabete di tipo 2 è fortemente correlato a sovrappeso e obesità, alimentazione scorretta, sedentarietà e perciò è prevenibile agendo sull’ambiente di vita e sugli stili di vita dei soggetti a rischio, con particolare riferimento all’alimentazione ed all’attività fisica.

L’AIFA (Agenzia Italiana per il Farmaco) ha pubblicato a fine gennaio 2022 una nota che prevede la possibilità di prescrivere farmaci innovativi per la cura del diabete mellito di tipo 2 anche ai medici di medicina generale e ad altri specialisti ambulatoriali, come cardiologi e nefrologi, per un più corretto approccio terapeutico anche in relazione ad altre condizioni patologiche (scompenso cardiaco, malattia renale cronica).

Secondo quanto riportato dall’Associazione Medici Diabetologi (AMD) sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale “Diabetes Research and Clinical Practice”, la qualità dell’assistenza e le ricadute sulla salute finale delle persone con diabete tipo 2 assistite nei centri diabetologici italiani sarebbero in miglioramento, evidenziando un progressivo e continuo avanzamento della qualità delle cure erogate in Italia.

Questo sulla base dell'indagine che ha riguardato un terzo dei Centri di Diabetologia sul territorio nazionale, più di 500mila persone con diabete tipo 2, 37mila con diabete tipo 1 ed 11mila donne con diabete gestazionale.

Il miglioramento è riconducibile anche all'aumentata possibilità di accesso a cure farmacologiche innovative (agonisti di GLP-1 ed inibitori di SGLT2) che, oltre a controllare il diabete, hanno un effetto importante sulla prevenzione di eventi cardiovascolari e renali.

Che le nuove terapie oggi disponibili siano in grado di migliorare la cura del diabete tipo 2, riducendo i rischi di morte e di eventi acuti gravi come ictus, scompenso cardiaco e infarto, lo rileva anche lo studio Efficient, condotto su circa 41.000 pazienti diabetici in Lombardia e Sicilia, pubblicato nel 2023.

L’indagine ha inoltre mostrato che i vantaggi delle nuove terapie farmacologiche per la cura del diabete tipo 2 non si traducono soltanto in benefici per la salute delle persone, ma anche in risparmi per il sistema sanitario.

Infine, anche il Q-score, l’indice che misura la qualità dell’assistenza, indica che più del 60% delle persone con diabete tipo 2 ha  un adeguato livello di assistenza con benefici diretti sulla salute complessiva e sulla riduzione delle complicanze diabetiche per i fattori di rischio.

Si può concludere asserendo che negli ultimi anni, il ventaglio di farmaci disponibili per il trattamento del diabete si è decisamente allargato, consentendo una terapia più precisa e personalizzata volta al raggiungimento degli obiettivi glicemici ed extraglicemici e migliorando la qualità di vita dei soggetti affetti da diabete mellito di tipo 2.

Dott. Francesco DE SANTIS 

Biologo Nutrizionista



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