Variare la dieta per stare in salute

Pubblicato: 01/10/2021
Variare la dieta per stare in salute

“Dottore, ma qual è la dieta migliore per dimagrire?”. Tante volte mi sono sentito rivolgere questa domanda ma la risposta è sempre la stessa: “non esiste una dieta ideale ed uguale per tutti”.

Una ricerca dell’Università di Toronto ha pubblicato un articolo sulla rivista Nutrition che dimostrerebbe come variare l’alimentazione contribuisca ad un’ottimale perdita di peso. I partecipanti a questo progetto hanno seguito per due anni tre diverse diete successive basate su principi fisiologici diversi: dieta ipocalorica, dieta low-carb e digiuno intermittente.

Al termine di questo percorso l’80% dei partecipanti ha ottenuto un dimagrimento “clinicamente significativo”perdendo in media quasi il 10% del peso corporeo. Un ottimo risultato se si considera che il 5% del peso corporeo è considerato un valore utile ad ottenere miglioramenti delle funzioni cardiache e metaboliche.

A tal proposito è utile evidenziare un altro aspetto rilevante: quello dell’obiettivo da raggiungere. Dalla mia personale esperienza clinica posso dedurre che porsi un obiettivo troppo importante in termini di perdita di peso o Indice di Massa Corporea è spesso controproducente. In tali casi è molto più utile concordare un obiettivo più facilmente raggiungibile che garantisca un effetto benefico sulla salute.

La ricercatrice dell’Università di Toronto – Rebecca Christensen - sottolinea che “alternare le diete sia vantaggioso poiché cambiare l’approccio rende più facile attenersi a un regime alimentare”. Proprio per questo motivo ritiene importante che i risultati dello studio suggeriscano che ci sia un’alternativa al classico percorso dietetico costituito da una sola tipologia di approccio nutrizionale.

Ma ci sono altri motivi per i quali cambiare dieta può aiutarci a perdere peso?

Certamente. Per esempio, sempre più studi correlano una flora batterica povera alla tendenza ad aumentare il peso.

Variare la scelta degli alimenti migliora la digestione e l’assorbimento dei nutrienti, le funzioni intestinali e gli inestetismi ad essi legati (es. pancia gonfia). Assumendo sempre gli stessi cibi, infatti, selezioneremo la flora intestinale riducendo sempre più la tipologia di microorganismi che colonizza il nostro intestino. Inoltre, variando le nostre scelte alimentari stimoleremo il nostro organismo a produrre enzimi digestivi. Tutto ciò contribuirà a migliorare il metabolismo.

Un altro aspetto da non sottovalutare è quello delle sostanze “sgradite” che assumiamo attraverso l’alimentazione. Molti alimenti contengono sostanze xenobiotiche (estranee all’organismo): si pensi al mercurio nel tonno, all’arsenico nel riso, ai pesticidi negli ortaggi. Per quanto possa sembrare paradossale, variare le scelte alimentari può aiutarci a non accumulare elevate quantità, una determinata sostanza contenuta in una tipologia di alimento. Naturalmente in questo incide tantissimo anche una scelta consapevole nell’approvvigionamento degli alimenti. 

Dott. Francesco DE SANTIS 

Biologo Nutrizionista



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