Santa Klaus ed il Suo mirabile viaggio tra storia, scienza e magia

Pubblicato: 25/12/2024

I fisici lo assicurano: 'la teoria della Relatività permetterebbe a 'Babbo Natale' di portare a termine felicemente la Sua missione nei tempi e modi previsti dalla tradizione'.

Santa Klaus ed il Suo mirabile viaggio tra storia, scienza e magia

La storia di 'Babbo Natale' comincia in Asia Minore. Qui, nel lontano IV secolo, viveva Nicola, vescovo di Myra (l'attuale Turchia), che dopo la prematura perdita dei genitori, utilizzò la propria eredità per aiutare chi ne aveva più bisogno.

Nicola era famoso per la sua generosità, soprattutto verso i bambini ed i più poveri; è a lui infatti, che si deve, oltre il mito di 'Babbo Natale', anche l’inizio della tradizione di appendere le calze per i regali. La leggenda, narra di un padre disperato con tre figlie da maritare ma senza un soldo per la dote. Una notte, come per magia, un sacchetto d’oro cadde giù dal camino, atterrando in una calza appesa ad asciugare. Quella fortuna inaspettata permise alla figlia maggiore di sposarsi e lo stesso accadde per quella minore. Curioso di scoprire chi fosse il benefattore, il padre si nascose e colse sul fatto Nicola, che però lo pregò di mantenere il segreto sulla sua generosità.

La fama di Nicola crebbe, tanto da essere nominato 'santo'. La vita di San Nicola però non fu sempre facile, e durante la persecuzione dei cristiani, fu esiliato, imprigionato, fino al suo rilascio sotto l’imperatore Costantino. Morì nel 343 e curiosamente, le sue reliquie furono portate in Italia nel 1087, dove sono tuttora conservate a Bari. Successivamente, nel 16° secolo, dopo la Riforma, le storie su San Nicola persero così tanta popolarità che la tradizione di portare i regali ai bambini proseguì.

Nel Regno Unito, San Nicola si trasformò in Father Christmas, mentre in Francia diventò noto come Père Nöel. In alcune regioni, come parti dell’Austria e della Germania, la figura che porta i regali diventò il Christkind, rappresentato come un bambino biondo con le ali, simbolo del Gesù neonato. Negli Stati Uniti, il personaggio era inizialmente conosciuto come Kris Kringle, derivato dal Christkindl, ma furono gli olandesi, con le loro storie di Sinterklaas, a portare questa tradizione in America, dove Kris Kringle e Sinterklaas si fusero per diventare ‘Santa Claus’.

 

Nel 1821, nel poema di Clement Clarke Moore intitolato ‘Old Santeclaus with Much Delight’ per la prima volta Santa/St Nicholas fu descritto con una slitta trainata da renne e nel successivo poema ‘T’was the Night before Christmas’ incontriamo per la prima volta la descrizione di San Nicola come 'un simpatico vecchietto paffuto' con i nomi delle sue 8 renne, guidate da 'Rudolph'. Fu poi nel 1881 che Thomas Nast, contribuì, definitivamente, attraverso un'illustrazione, a creare la moderna immagine di Babbo Natale.

Babbo Natale non si è limitato a viaggiare solo tra Europa e America, ma attraverso tutti e cinque i continenti. Ogni paese ha la sua versione di questa figura, della locazione geografica della 'Sua Casa' e di come, secondo le diverse tradizioni, riesca a portare a termine il suo mirabile viaggio che, con oltre 2,1 miliardi di bambini, una media di 2,5 bambini per famiglia,  e 842 milioni di fermate, riesce a conclude nella sola notte di Natale.

Einstein forse non l'avrebbe mai immaginato che sarebbe stata proprio la sua 'teoria della relatività' a spiegarlo, ma grazie ad una fisica dell’università inglese dell’Exeter, Katy Sheen, che se ne è servita per dare un'illustrazione ‘scientifica’ a questo ‘mistero’ natalizio, questa magia si è trasformata in una 'fantascientifica' realtà.

Il viaggio di Santa, con la sua giubba rossa trainato su una slitta da otto renne (alimentata ad idrogeno - come sostiene un'altra ricerca del M.I.T. Massacchusset Institute of Technology), parte dal Suo 'Campo base' di Rovaniemi, nella Lapponia Finlandese (Polo Artico) e comincia generalmente nell’Oceano Pacifico per muoversi verso ovest raggiungendo quindi gli emisferi orientale e occidentale.

Partendo dal Polo Nord, quindi, sfruttando tutti i fusi orari della Terra, Babbo Natale impiegherebbe 31 ore per consegnare i regali a circa 92 milioni di famiglie in cui c’è almeno un bimbo. In questo frangente compirebbe 822,6 visite al secondo, all’impressionante velocità di 4 milioni di chilometri orari (3.765.864 per essere precisi),  su una slitta che, carica dei regali, peserebbe circa 320 mila tonnellate. Questo è quanto relaziona la 'Sheen', che affida alle renne il compimento di questa 'magia'. Infatti, se queste viaggiassero a velocità prossime a quella della luce, subentrebbero due noti effetti relativistici.

Grazie alla dilatazione temporale, il tempo scorrerebbe più lentamente rispetto a quello proprio di Babbo Natale e ad una velocità di circa 10 milioni di chilometri orari, riuscirebbe a consegnare i regali a tutti i bambini del mondo in queste sole 31 ore, tenendo conto dei differenti fusi orari, come se attraverso l'utilizzo di un pendolo magnetico, gli Elfi, dondolandolo sui poli magnetici, rallenterebbero la rotazione terrestre, dilatando e restringendo così il tempo.

Alle stesse velocità inoltre, Babbo Natale entrerebbe facilmente dentro un camino e sempre per la velocità, sarebbe quindi impossibile da vedere o sentire. Per l'effetto Doppler i suoni in arrivo verrebbero spinti a frequenze troppo alte per l'orecchio umano e il medesimo effetto si applicherebbe anche alla sua immagine.

Ecco perché Babbo Natale non verrebbe mai visto mentre consegna i regali, ed è sempre la teoria della relatività, che rallentando lo scorrere del tempo sugli orologi, spiegherebbe perché Babbo Natale non sembra invecchiare mai. L’effetto doppler, che fa sentire più forte il suono di una sirena quando si avvicina e più basso quando si allontana, spiega invece perché nessuno riesca mai a sentirlo arrivare. Il suono delle campane della sua slitta e il suo famoso ‘ho, ho, ho’ diventano più forte per poi attutirsi, perché si muove oltre la soglia dell’udito umano. Se dovesse quindi capitare di sentire un ‘bang’ nella notte di Natale, conclude Sheen, sarebbe perché le renne avrebbero infranto la velocità del suono, producendo un ‘boom sonico’.

Ma quindi, questo 'mirabile viaggio', lo si può seguire? La risposta è: si!

Questa tradizione ha avuto inizio nel 1955 negli Stati Uniti, dove si racconta che nel Sears Roebuck, un grande magazzino di Colorado Springs, distribuì ai bambini il fantomatico numero di telefono di Babbo Natale, da chiamare il giorno della vigilia. Per un errore di stampa il numero corrispondeva però a quello del comando della difesa aerea, che allora si chiamava CONAD (Continental Air Defense Command) che sarebbe poi diventato il NORAD (North American Aerospace Defense Command). Il colonnello Harry Shoup, il militare di turno quella sera, quando cominciò a ricevere le prime telefonate dei bambini e si rese conto dell'errore, decise di non deluderli e disse loro che sui radar c'erano davvero dei segnali che mostravano Babbo Natale in arrivo dal Polo Nord. 

Dal 1958, anno di creazione del NORAD quindi, statunitensi e canadesi hanno approntato un programma congiunto di monitoraggio di Babbo Natale, che ora è disponibile sul sito web del comando della difesa aerea, così come, allo stesso modo, molte stazioni televisive locali sparse per il Canada e gli Stati Uniti, ogni anno, danno conto ai propri telespettatori della posizione di Babbo Natale, facendolo seguire dai propri meteorologi.

Oggigiorno, nell'era digitale, alla linea telefonica il Norad ha aggiunto anche un sito web, disponibile anche in Italiano, consultabile all'indirizzo https://www.noradsanta.org/, dove è possibile in tempo reale, seguire Babbo Natale lungo tutto il suo viaggio.

...e quindi, se ancora non aveste scritto la letterina, cosa aspettate, affrettatevi, perchè:

"Santa Claus is comin' to town"! - Parola di Haven Gillespie

Emilio FERRARA



Ultimi Video


Vedi tutti i video »

Clicca sul Banner in basso e guarda il video

Inquadra il codice qr e sostienici!

Oltre le barriere - 2k24 -

è un progetto de

L'Albero Verde della Vita

_____________________________

 

_______________________

DOMUS SAPIENTIAE - Collana Testi

(Liber I)

(Liber II)

(Liber III)

______________________