Una striscia di terra feconda

Pubblicato: 01/12/2024

FESTIVAL FRANCO-ITALIANO DI JAZZ E MUSICHE IMPROVVISATE

Autunno 2024, XXVII Edizione

direzione artistica Paolo Damiani, Armand Meignan

 dal 1 all’8 dicembre 2024

 Domenica 1° dicembre 2024 ore 12,30

ROMA, AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA ENNIO MORRICONE

Teatro Studio Gianni Borgna

 MASSIMO NUNZI e Jazz Campus Orchestra -

 ROMA, CASA DEL JAZZ,

DOMENICA 1° dicembre

ORE 18

 Suoni Parole Velocità a cura di Francesca D’Aloja

Letture di Urbano Barberini e Francesca D’Aloja voci narranti,

Silvia Manco pianoforte 
Testi di Truman Capote, Francesca D’Aloja

 ore 19.00

Ensemble Di Ottoni Dell’orchestra Giovanile Fontane di Roma

direttore Luciano Siani
Valerio Villani tromba I,
Giovanni Letta tromba II,
Gabriele Palombi tromba III,
René Russo tromba IV,
 Francesco Massimiani corno I,

Andrea Granati corno II,

Emanuele Valentini euphonium

Gabriel Antonio Samaniego Sinisterra trombone I,

Omar Adolfo Rosas Gutierrez trombone II,

Cristian Casano cimbasso,

Renzo Perazzi bassotuba

ROMA; CASA DEL JAZZ

Lunedì 2 dicembre 2024 H 21.00

Henri Texier Trio

Henri Texier contrabbasso,

Sébastien Texier sassofono,

Gautier Garrigue batteria

Prima Nazionale

ROMA; CASA DEL JAZZ

Martedì 3 dicembre 2024 H 21.00

Lontano

Anja Lechner violoncello

Francois Couturier pianoforte

ROMA; CASA DEL JAZZ

Mercoledì 4 dicembre 2024 H 21.00

The girl who cried champagne, omaggio a Carla Bley  

AlegianiPaggiPuglisi

Costanza Alegiani voce,

Matteo Paggi trombone, voce,

Fabrizio Puglisi pianoforte, elettronica, voce

Produzione originale

ROMA; CASA DEL JAZZ

Giovedì 5 dicembre 2024 H 21.00

Julia Hülsmann Trio

Julia Hülsmann pianoforte,

Marc Muellbauer contrabbasso,

Heinrich Köbberling batteria

 Prima Nazionale

 MUSEO CIVICO DI ZOOLOGIA, SALA DELLA BALENA

Venerdì 6 dicembre 2024 H 18.00

Miserere

Il suono italiano attraverso i secoli
Rosario Giuliani sax contralto;

Stefano Pecci sax soprano,

Luis Lanzarini sax contralto,

Alex Sebastianutto sax tenore,

Valentino Funaro sax baritono,

Mario Corvini arrangiamenti

Ingresso gratuito

ROMA AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA “ENNIO MORRICONE” - SALA PETRASSI

Sabato 7 dicembre 2024 H 21.00

La vera storia di Billie Holiday

Danilo Rea pianoforte

Barbara Bovoli voce recitante

Oona Rea voce

 ROMA AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA “ENNIO MORRICONE” - SALA PETRASSI

 Domenica 8 dicembre H 21.00

Javier Girotto & Aires Tango

Javier Girotto sax soprano, sax baritono;

Alessandro Gwis pianoforte;

Marco Siniscalco contrabbasso, basso elettrico;

Francesco de Rubeis batteria

Una striscia di terra feconda

Il festival di jazz e musiche improvvisate. Una striscia di terra feconda, presenta domenica 1° dicembre tre appuntamenti. Alle 12,30, all’Auditorium Parco della Musica, Massimo Nunzi e la Jazz Campus Orchestra. La “Jazz Campus Orchestra” è un progetto di Fondazione Musica per Roma che nasce nel novembre 2019 con la volontà di sviluppare nei bambini e ragazzi (dagli 8 ai 16 anni) l’interesse nei confronti della musica jazz, della sua storia e del suo linguaggio, in un percorso divertente e appassionante. Si riunisce tutti i sabati mattina e lavora al proprio repertorio, pezzo dopo pezzo, tra standard jazz e brani originali composti ed arrangiati da Massimo Nunzi per i due organici. A seguire la “Jazz Campus Orchestra” insieme al Direttore Massimo Nunzi, collaborano per impostare le varie sezioni sotto il profilo tecnico: le/i docenti Silva Manco, Cristiana Polegri, Matteo Bultrini e Palmiro Delbrocco.L’Orchestra ha nel proprio repertorio standard jazz e brani appositamente arrangiati e scritti da Massimo Nunzi, in questo concerto molti brani saranno ispirati a Parigi e alla sua capacità di accogliere e valorizzare da sempre il miglior jazz. Alle 18,00, sempre alla Casa del Jazz, Suoni Parole Velocità a cura di Francesca D’Aloja, Letture di Urbano Barberini e Francesca D’Aloja voci narranti, Silvia Manco pianoforte. Testi di Truman Capote, Francesca D’Aloja. Suoni, parole, velocità. Un viaggio immaginario insieme ad alcuni autori che hanno celebrato la velocità, la sete di libertà e il desiderio di conquista. Al volante di un’automobile si susseguono paesaggi che risvegliano memorie, evocano pensieri, suscitano riflessioni. Due testi di Francesca d’Aloja per raccontare la tragica parabola di una stella del cinema hollywoodiano e il mito Bugatti, poi la Route 66 di Jack Kerouac, le auto di lusso del grande Gatsby di F.S Fitzgerald e lo spirito caustico e spregiudicato di Truman Capote. Letture di Urbano Barberini e Francesca d’Aloja. 

Alle 19.00 l’Ensemble Di Ottoni Dell’orchestra Giovanile Fontane di Roma, direttore Luciano Siani’Orchestra giovanile Fontane di Roma è formata da musicisti professionisti under 30. Nata nel 2020, essa nasce dal desiderio di creare uno spazio, gestito esclusivamente da giovani, dove poter maturare facendo musica insieme in preparazione al mondo professionale. L’orchestra, fino ad oggi, ha avuto modo di realizzare concerti in Italia e all’estero, in contesti istituzionali, ospite di festival e rassegne teatrali. L’Ensemble di ottoni si costituisce in seno alla compagine orchestrale con l’obiettivo di sperimentare nuove sonorità e far dialogare repertori spesso considerati distinti e distanti, al fine di coinvolgere il più ampio pubblico possibile. 

Lunedì 2 dicembre, alla Casa del Jazz, Henri Texier Trio. Intitolando esplicitamente il suo nuovo album “An Indian’s Life”, il contrabbassista e compositore Henri Texier chiude magnificamente una sorta di trittico fonografico informale – iniziato nel 1993 con “An Indian’s Week” e proseguito nel 2016 con “Sky Dancers” – facendo della causa dei nativi americani e, ancor più, della figura quasi mitologica dell’“indiano”, sia la matrice immaginaria che il motore poetico del suo gesto artistico. Perché se alla fine Henri Texier può affermare, in questo nuovo programma, di riuscire ancora una volta a entrare in risonanza con la psiche dei nativi americani, è senza dubbio in questo rapporto vivo con la memoria, agli antenati, alla tradizione, che la sua musica (ri)mette ogni volta in gioco in modo così sensible. Henri Texier non sarà mai indiano, lo sa, così come non sarà mai Charles Mingus - ma entrambi si incontrano nella sua musica ed è suo genio far sentire la sua voce più intima attraverso questo dialogo immaginario. Martedì 3 dicembre, alla Casa del Jazz, Lontano, Anja Lechner violoncello, Francois Couturier pianoforte. Anja Lechner e François Couturier ampliano il campo della musica. Il duo canta con una voce propria, che si tratti di composizioni originali, improvvisazioni o interpretazioni di opere di Henri Dutilleux, Giya Kancheli o Anouar Brahem, attingendo a una cantata di Bach o a un lamento popolare argentino. Avendo interiorizzato influenze e repertorio, la violoncellista tedesco e il pianista francese non solo individuano connessioni atmosferiche ed espressive tra fonti lontane, ma creano anche nuova musica che riflette e rifrange le sue ispirazioni. Mercoledì 4 dicembre, alla Casa del Jazz, The girl who cried champagne, omaggio a Carla Bley: AlegianiPaggiPuglisi, Costanza Alegiani voce, Matteo Paggi trombone, voce, Fabrizio Puglisi pianoforte, elettronica, voce. Produzione originale. Tre generazioni di musicisti e improvvisatori si incontrano e dialogano in un concerto dedicato alla musica e alla straordinaria personalità di Carla Bley, pianista e compositrice tra le più prolifiche e influenti nella storia del jazz. In questo concerto/performance, ideato e condotto da Costanza Alegiani, i musicisti portano in scena il carattere irriverente, ironico, poetico e visionario della compositrice, ripercorrendo pagine memorabili della sua musica – una finestra che si apre su più mondi - con quello spirito d’avventura e libertà che l'ha sempre contraddistinta e che ne fa un'outsider. Un repertorio che ripercorre principalmente la produzione musicale degli anni '60 e '70, dalla storica collaborazione con il poeta surrealista Paul Haines (con cui realizzò Escalator over the hill e Tropic Appetites) alla Dinner Music, dagli early short pieces' alle composizioni per il suo famoso ensemble 'The Carla Bley Band’. Giovedì 5 dicembre, alla casa del Jazz, Julia Hülsmann Trio. Prima Nazionale. Alcuni dicono che nessuna formazione jazz è stata più abusata del trio con pianoforte, e che bisogna inventarsi qualcosa di molto originale per farsi notare. Ma questi pensieri non attraversano nemmeno la mente di Julia Hülsmann. Per diciotto anni ha plasmato il jazz contemporaneo con il suo trio in un modo unico, attraverso attenzione e sensibilità al suono. La musica di questo trio è caratterizzata da una combinazione di densità e massima apertura, con uno sguardo alle influenze di altri generi musicali. Nel corso di molti anni e attraverso numerosi concerti in tutto il mondo, il trio ha sviluppato una comprensione quasi cieca della comunicazione, una fiducia indissolubile reciproca e un umorismo sottile e ammiccante nato dalle situazioni spesso assurde incontrate durante i tour di concerti, che può essere accolto solo con umorismo. In molti dei suoi progetti, Julia Hülsmann ha attinto a poesie o canzoni e ha collaborato con cantanti, esplorando un'ampia gamma tematica da William Shakespeare a Kurt Weill. Quando di tanto in tanto si concentra nuovamente interamente sul suo trio, dimostra, senza parole, la sua forza come poetessa del suono, come paroliere del pianoforte jazz. Venerdì 6 dicembre, al Museo Civico di Zoologia, Sala della Balena, Miserere, Il suono italiano attraverso i secoli. Miserere è un ricercato progetto crossover che affonda le sue radici nel più nobile patrimonio musicale italiano, in cui l’arte dell’improvvisazione tipica del linguaggio jazz si sposa con gli stilemi del passato. Un millennio di capolavori attinti dagli antichi antifonari gregoriani e dai laudari medioevali, dal contrappunto rinascimentale di scuola romana e veneziana fino a toccare il melodramma; un percorso nel tempo e nel sound italico interamente interpretato da artisti che si sono distinti per la loro capacità di rinnovare la tradizione. I brani hanno tutti arrangiamenti inediti, preparati appositamente dal M° Mario Corvini per valorizzare sia i raffinati fraseggi di Rosario Giuliani che gli avvolgenti timbri di ricerca del MAC Saxophone Quartet, uno dei quartetti più apprezzati per la loro opera di tutela ed innovazione della scuola italiana. 

Sabato 7 dicembre, Auditorium Parco della Musica, La vera storia di Billie Holiday: Danilo Rea, pianoforte, Barbara Bovoli, voce recitante e Oona Rea voce. Su Billie Holiday è stato scritto moltissimo, su di lei sono stati fatti film, scritti libri, poesie, canzoni. Sicuramente una delle figure femminili più complesse e interessanti della storia della musica e su cui sono stati inventati gli aneddoti più fantasiosi (la sua stessa autobiografia e’ costellata da incongruenze); ma le tante dissonanze biografiche sbiadiscono e cedono il passo all’immenso spessore umano che trasuda dalla sua disperata, autentica, incontenibile fame di amore e di verità. Della cantante verranno raccontati l’infanzia, le ristrettezze economiche, gli abusi, le arbitrarie detenzioni. Poi gli esordi, il successo, le collaborazioni con i grandi pionieri del jazz, le prime jam session, i primi dischi, i primi guadagni. l’esaltazione di avercela fatta, di essersi affrancata da una vita che sembrava segnata, le risate, le notti insonni su sgangherati torpedoni per infinite tournée, le amicizie sincere, le questioni politiche e molto altro. 

Domenica 8 dicembre, Auditorium Parco della Musica, Javier Girotto & Aires Tango. Il gruppo nato nel 1994 da una idea di Girotto che si è ispirato alle proprie radici musicali per fonderle con le modalità espressive tipiche del jazz, creando un terreno musicale nuovo. Facendo esplicito riferimento alla musica del grande Astor Piazzolla, Javier Girotto & Aires Tango arrivano a un repertorio di musica originale in progressiva evoluzione, sia per lo slancio creativo sia per il continuo ricambio del materiale musicale.Con questo disco Javier Girotto & Aires Tango festeggiano tre decadi di musica, ovvero quasi mille palchi condivisi tra festival e rassegne di tutto il mondo.Questo disco nasce dal desiderio di celebrare un traguardo per noi molto importante, i 30 anni di vita degli Aires Tango. Tre decenni passati a fare musica insieme, tra innumerevoli concerti, viaggi, incontri e tanti momenti di vita vissuta intensamente. È proprio ai luoghi e ai momenti più significativi della storia del nostro gruppo che sono dedicati i titoli delle composizioni contenute in questo disco. Un progetto che ha avuto origine durante il periodo della pandemia e che ora, in qualche modo, ci ricorda il nostro ritorno alla normalità e la ripresa del percorso artistico degli Aires Tango.

INFO: 349 2643452

Ufficio Stampa

Maurizio Quattrini



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