Alzatevi e Andate

Pubblicato: 12/03/2022

Lc..9,28-36

 Alzatevi e Andate

Il nostro percorso di quaresima continua e in questa domenica veniamo, per così dire, "abbagliati" dalla luce sfolgorante che viene dal Cristo Gesù trasfigurato. 

Ci sarebbe da chiedersi che senso ha questo episodio, questa luce in un tempo come quello quaresimale considerato in genere, tempo buio, tempo penitenziale, tempo in cui siamo chiamati a rivedere la nostra vita spirituale, a  ripensare il nostro modo di essere cristiani? Dovremmo ritrovarci intristiti dalle nostre penitenze e invece giunge una luce. 

Perché questa luce? Sicuramente perché ne abbiamo bisogno. Non possiamo fare a meno di una luce che ci rincuori, di una "pacca sulla spalla", di un incoraggiamento che ci porti a guardare in anticipo quello che ci aspetta. In definitiva è proprio questa luce intensa e penetrante che noi vogliamo e che attendiamo  pur senza averne piena consapevolezza. 

E' la luce eterna, una  gioia meravigliosa quella che viene dal monte Tabor, anticipo di Paradiso che ci avvolge e ci rende felici in eterno! 

Le parole del Padre "ecco mio figlio, l'eletto ascoltatelo" e le altre parole di Gesù: "alzatevi",  "non temete" sono preziosissime. Don Tonino Bello in riferimento a queste parole di Gesù fa una riflessione interessantissima: "alzatevi'", cioè "cosa state aspettando?" “Vedete quanta fame nel mondo, vedete quanta sete di giustizia, quante implorazioni, quante braccia levate. Io non so se sono i miei dormiveglia di febbricitante che a volte mi fanno immaginare questa selva di braccia mirate in alto in attesa di liberazioni che sembra non vengano da nessuna parte. Invece Gesù è venuto a liberarci e chiama anche noi, vuole coinvolgere anche noi". Alzatevi, che state aspettando? Non vi accorgete che il mondo muore, che il mondo soffre? "Alzatevi" significa anche questo. Lasciate la siesta, l'assopimento delle vostre contemplazioni a volte narcisistico, il vostro riduttivismo spirituale, la coltivazione della vostra vita interiore senza slanci, senza sbocchi al di fuori, senza spinte. "Alzatevi", dice prima di tutto a noi. "Alzatevi, muovetevi, uscite dagli standard, uscite dalle vostre pigrizie, cambiate vita» perché è facile che pure noi, persone consacrate, con tutti i propositi, i progetti, si viva in termini non profondamente cristiani, non in sintonia con Gesù Cristo e allora Gesù ci dice: «Alzatevi, praticate il Vangelo», quello semplice e non l'altro. «Avete inteso amate il vostro prossimo, odiate il vostro nemico, ma io vi dico amate i vostri nemici perché se amate soltanto coloro che vi amano che merito è? Amate i vostri nemici...".

Non rimanete qui a crogiolarvi, non vi attardate in quelle che sono le vostre contemplazioni, le vostre visioni egoistiche della vita, andate incontro a chi ha bisogno!  

"Non temete" è un caldo incoraggiamento per noi. Abbiamo bisogno di sentircelo dire. 

Abbiamo bisogno sempre di qualcuno che ci incoraggi.

Avremmo anche bisogno di un abbraccio, soprattutto in circostanze difficili: per esempio prima di un intervento chirurgico, prima di un esame, prima di affrontare una situazione particolarmente delicata. Sempre, soprattutto in momenti difficili della vita ci aspettiamo che qualcuno ci comprenda, ci sostenga e ci incoraggi nel complesso cammino della vita. Anche nel cammino di fede abbiamo bisogno di questa Parola consolante e questa Parola rinviene proprio da Gesù che in modo deciso ci esorta ad alzarci. 

In definitiva ci esorta a vivere la Resurrezione, viverla già mentre facciamo penitenza, mentre facciamo questo cammino di conversione, in questa quaresima. Dobbiamo essere certi che se l'ascoltiamo - così  come ci esorta il Padre - non saremo delusi!



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