Essere frammenti di Luce

Pubblicato: 15/12/2023
Essere frammenti di Luce

In questa terza domenica di avvento, ancora una volta ci viene proposta la figura del Battista: Giovanni, la voce che grida nel deserto.

È Importante guardare a questa figura particolare ed austera che ci accompagna nel tempo di avvento. Però va considerata anche la sua umiltà. Quando gli chiedono se è lui la luce che deve venire, cioè il Messia che deve venire egli dichiara: Io non sono la luce, la luce è Cristo, Colui che ha il potere di battezzare nello Spirito al quale io non sono degno nemmeno di scioglierli i legacci dei sandali.

In riferimento allo Spirito don Tonino Bello, non esita ad affermare che anche se può sembrare inconsueto, poiché a Natale, in genere, si guarda al protagonismo del Padre; è allo Spirito Santo che noi dovremmo dare ampia accoglienza, proprio alla Sua azione perché, in realtà, è proprio Lui ad agire e ad attuare il disegno del Padre.

In questa pagina del Vangelo mentre Giovanni Battista ci testimonia con fermezza la Sua Fede, comprendiamo quanto sia importante considerare l'azione dello Spirito nella nostra vita e nello stesso impegno di testimonianza della fede, come pure nella contemplazione del mistero stesso del Natale che celebriamo.
Quella del Battista è una testimonianza luminosa.

Una vita umile quella dell'ultimo profeta tanto preoccupato di non cadere nell'errore di adombrare il Cristo, da mettersi completamente da parte e scomparire. Un "grande" nella fede, - consapevole di esserlo, effettivamente - , un profondo credente, ma al tempo stesso desideroso di vivere questa fede in piena umiltà.

Possiamo dire che Giovanni diventa anche per noi un modello di fede vera: un invito all'umiltà e alla profondità delle scelte con l'intento di alimentare quel desiderio di amore che è in ciascuno di noi.

Dovremmo avere una fede più profonda, più convinta, come quella del Battista che è disposto a dare la vita per il Messia, per quel Gesù che viene, ma al tempo stesso anche disposti a metterci da parte e a diminuire per fa crescere e far prendere forma a Cristo in noi.

Dal brano del Vangelo, presentando Giovanni, emerge un fatto non irrilevante e cioè che l’esperienza della fede non può essere mai di solitudine: solo nella relazione con l'altro siamo in una relazione di fede.

L’illusione oggi è quella di fare a meno degli altri, chiudendoci in noi stessi, anche nella nostra fede, così con la scusa di amare Dio e di averlo nel cuore non amiamo nessuno. Se vogliamo capire a che punto è la nostra fede, non è inopportuno domandarsi a che punto è la qualità delle nostre relazioni.

Cristo, ci viene indicato dal Battista, ma poi Giovanni deve togliersi di mezzo perché solo così potremo conoscere meglio il Salvatore. Purtroppo molto spesso le nostre comunità ecclesiali, le associazioni, ecc. non hanno lo sguardo fisso su Gesù, sono preoccupate di come attirare le persone e non pensano invece a come condurle a Cristo.

A volte i numeri alti - diciamolo pure - ci confortano, ma sono realmente la prova della fede? Molto spesso, in proporzione, non sono che un'esigua percentuale del totale dei credenti di una diocesi o di una parrocchia e quello che è più grave è che ci fanno perdere lo sguardo su Gesù.

Giovanni, invece ci esorta a fissare lo sguardo sull’Agnello di Dio. E i discepoli a sentirlo parlare cosi accoratamente seguirono Gesù. È fondamentale allora passare da Giovanni a Gesù. Il Battista con la sua luminosa testimonianza lo aveva capito e per questo si adombra.
Egli è stato luce, frammento di quella luce che viene dall'alto. Dopo di lui tanti altri credenti sono stati luce in mezzo alle tenebre.

In questo tempo di attesa del Natale celebriamo sempre la memoria di Santa Lucia vergine e martire. Mi piace, tra gli altri, ricordare proprio lei, santa dal nome evocatore di luce: una ragazza immamorata di Cristo che nei secoli è e rimane per molti "frammento di luce" in mezzo alle tenebre.
Sono queste le luci che dovrebbero accompagnarci in questo tempo di attesa della vera "Luce del mondo".

La testimonianza luminosa di tanti santi e martiri e particolarmente quella del Battista che ha indicato la Luce che deve venire nella certezza della sua fede, donandosi totalmente a Cristo nel martirio, guidi sempre i nostri passi, illumini le nostre menti e i nostri cuori affinché con maggiire autenticità e gioia celebriamo il Santo Natale del Signore.

don Alfonso GIORGIO



Ultimi Video


Vedi tutti i video »

Clicca sul Banner in basso e guarda il video

Inquadra il codice qr e sostienici!

Oltre le barriere - 2k24 -

è un progetto de

L'Albero Verde della Vita

_____________________________

 

_______________________

DOMUS SAPIENTIAE - Collana Testi

(Liber I)

(Liber II)

(Liber III)

______________________