La fede è una questione di Amore

Pubblicato: 02/11/2024
La fede è una questione di Amore

Questa domenica assistiamo ad un dialogo tra Gesù e lo Scriba, sempre gli Scribi e i farisei dialogano con Gesù e molto spesso per metterlo in difficoltà, gli fanno domande, ma in realtà sono veri e propri trabocchetti affinché attraverso le sue stesse risposte possano trovare qualche capo di accusa per comprometterlo. Del resto il loro intento è proprio quello di fare fuori i profeti così come hanno sempre fatto, al fine di rimanere sempre in auge.

In questa pagina del Vangelo di Marco lo scriba che interpella Gesù sembra ben intenzionato perché vorrebbe ricondurre tutto ad una sintesi, lo si evince dalla domanda che Gli pone: “Qual è il più grande, il più importante dei comandamenti?” Cioè che cosa vale di più, cosa bisogna fare per essere dei buoni credenti, dei buoni figli di Dio? La risposta è nell’amore, nello Shema Israel, (Ascolta Israele), “il Signore è il tuo Dio, lo amerai con tutto il cuore, con tutta l'anima” e Gesù vi aggiunge una seconda parte, l’amore per il prossimo. Quindi sono due tipi di amore ma interconnessi l’uno all’altro: l’amore per Dio e l'amore per il prossimo.

Bisogna dire che la condizione per essere amati da Dio non è di amarlo a tutti i costi, perché Lui ci ama comunque, anche se noi non lo amassimo, non lo ricordassimo, non lo riconoscessimo, non lo accettassimo nella nostra vita, Lui continua sempre ad amarci, perché l’amore di Dio per noi è incondizionato, gratuito, preveniente, come gli stesso ci dice con la bocca di Gesù: “Io vi ho amati per primo”, ci ama sempre, perché se imparassimo ad amarlo di più, a riconoscerlo di più, cioè ad amarlo veramente “con tutto il cuore e con tutta l’anima” come recita lo Shemà, se riconoscessimo davvero questa bontà infinita di Dio per noi, se ci sforzassimo anche di accoglierlo nella nostra vita, - non sempre il Signore viene accolto, molti vivono addirittura come se Dio non ci fosse - , allora la nostra vita cambierebbe, perché scoprire Dio significa, come dice don Tonino Bello, “scoprire che il nostro nome non è scritto sulla sabbia come nelle antiche canzoni, ma sulla roccia”. Sulla roccia significa che il nome è inciso, scritto lì sopra per noi e accanto ci ha messo il Suo nome, come gli innamorati. 

Siamo amati dal Signore e dobbiamo riscoprire quest’amore di Dio per noi, voglia il cielo che un giorno il Signore possa dire di noi quello che ha detto a quello scriba: “non sei lontano dal regno di Dio”, perché tu ami, perché tu ti doni, perché tu ti sforzi di amare come Gesù, con il Mio cuore.

Il Signore si sforza di amare incondizionatamente il prossimo e amare Dio al tempo stesso, è una questione di amore, la fede non è che questo. Non si può ricondurre tutto a dei precetti, a dei comandi, pur importanti, occorre amare, perché la fede è  una questione di amore, se amiamo allora tutto il resto viene da sé e la vita sarà felice!

don Alfonso GIORGIO



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