Miele alimento degli dei…

Pubblicato: 01/06/2021

Parola di Dio che viene dal cielo ed è lavorata dalla Spirito Santo

Miele alimento degli dei…

Le testimonianze più antiche sull’uso del miele da parte dell’uomo le abbiamo su un graffito di circa 7.000 anni fa in Spagna, nei pressi di Valencia. Sono rappresentati degli uomini circondati da uno sciame di api mentre stanno raggiungendo, attraverso delle liane, un favo ubicato nella roccia[1].

Il miele era sicuramente presente anche nell’alimentazione degli antichi Egizi. Alcune prove le abbiamo su un bassorilievo del tempio solare del sovrano della V dinastia Niuserra ad Abu Gurab risalente al 2400 a. C., nel quale si scorge la rappresentazione di un alveare. In un antico papiro egiziano viene data un’interpretazione misteriosa circa la natura delle api che sulla produzione del miele: “il dio Ra pianse, e lacrime scese dai suoi occhi caddero a terra e si trasformarono in api. Le api fecero il loro alveare e si operarono con i fiori di ogni pianta per produrre miele e cera. Così anche il miele e la cera d’api fuoriuscirono dalle lacrime di Ra”[2].

Le api ed il miele erano considerati sacri, un vero e proprio dono di Ra in persona, importantissimi per lo sviluppo del Regno, sia dal punto di vista economico che teologico. Infatti secondo le credenze egizie il miele aveva proprietà magico-religiose e terapeutiche per questo veniva usato per curare diverse malattie e per accompagnare i morti nel rituale affinché il cospargimento del miele sul corpo principale rendesse la pelle dorata come quella degli dei.

Anche i Greci ritenevano che il miele fosse l’alimento degli dei. La stessa dea Melissa figlia del Re di Creta, nutriva Zeuss con il miele dell’ape Panacride e fu a sua volta trasformata in ape.

In epoca romana veniva utilizzato per il confezionamento dei dolci, per il cibo e per le bevande. C’era l’abitudine di addolcire il vino con il miele preparando il cosiddetto “mulsum” (mulso) di cui i romani facevano uso soprattutto alla colazione.

Nell’etimologia stessa del termine “miele”: “dal cielo” vi è il suo significato religioso che è sempre registrato nella Bibbia. Il miele non è prodotto dalla barbabietola, “dalla terra” come lo zucchero, ma dal lavoro delle api che volteggiano nel cielo.

E’ prodotto dal cielo come la Parola di Dio che viene dall’alto ed è lavorata e prodotta dallo Spirito Santo che l’ha ispirata nella lente degli scrittori fino a diventare Scrittura Sacra (cfr. 2 Pietro 1,21).

Singolare è ‘l’interrogativo biblico cos’è più dolce del miele?” posto da Sansone ai Filistei che dovranno sforzarsi di comprenderlo perché “i  giudizi del SIGNORE sono verità,
tutti quanti sono giusti, sono più desiderabili dell'oro, anzi, più di molto oro finissimo;
sono più dolci del miele, anzi, di quello che stilla dai favi”
(Salmo 19,9b-10.)

l miele è una sostanza zuccherina, di consistenza viscosa e di colore biondo, ottenuta dal nettare dei fiori elaborato dalle api e immagazzinato nelle celle del favo. È stato utilizzato dall’uomo come dolcificante per eccellenza fino all’epoca dell’introduzione della canna da zucchero ed è tuttora impiegato sia come alimento in sé che per la produzione di dolciumi.

don Alfonso GIORGIO

[1] Lo si può vedere in “La cueva de la Arana” (ragno grotta) al museo de Prehistoria y archeologia a Valencia.

[2] Papiro egiziano, Salt 825



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