Toccare con mano l'amore di Dio sempre presente sul nostro cammino

Pubblicato: 13/04/2024
Toccare con mano l'amore di Dio sempre presente sul nostro cammino

E' ancora Pasqua e Gesù nel testo liturgico del Vangelo di questa domenica ci appare: "in mezzo".

Gesù, è in mezzo ai discepoli, e certamente possiamo dire che è realmente in mezzo a noi. E' sempre "in mezzo", ed è sempre così anche quando non lo avvertiamo. Molto spesso ci passa accanto, sta vicino a noi ma non lo riconosciamo. Intanto Lui cammina sempre con noi, non davanti a noi, non sopra di noi, ma "in mezzo" a noi, perché è solidale con noi, è sempre vicino, sempre attento, sempre paziente, disposto piuttosto a mettersi in discussione lui, per "mendicare", direi che possiamo definirlo proprio così il Risorto: "un mendicante di amore". Con tanta umiltà e pazienza cerca la nostra disponibilità, cerca...la nostra accoglienza.

Ai discepoli, mostra le mani e i piedi, invita a guardare e contemplare le ferite causate dalla Croce. Avrebbe potuto fare un miracolo strabiliante, determinare un segno inequivocabile della sua gloriosa potenza, ma Gesù invita a guardare ancora i segni della passione, i segni del dolore offerto per amore.

L'evangelista Luca sottolinea con forza l'inseparabilità della Croce e della Resurrezione, perché proprio in questo legame si svela il cuore dell'annuncio della Pasqua. La “bella notizia”, infatti, non è semplicemente che un morto è ritornato in vita, ma che il Figlio di Dio - che sulla Croce ha donato tutta la sua vita per amore - ha sconfitto la morte. La vita che risorge, infatti è la vita donata per amore. Questo è il centro del messaggio cristiano.

I discepoli "lo riconoscono allo spezzare del pane". E' il gesto del mangiare, il gesto del condividere che caratterizzerà da quel momento l'intimità della presenza di Dio nella nostra vita e cosi' lo riconosceremo anche noi nella liturgia, in quell'atto dello spezzare il pane e del manducare il suo Corpo, del ricevere il suo Corpo donato per noi.

Questa Domenica del tempo di Pasqua ci fa capire quanto importante sia proprio toccare con mano, considerare questa presenza di Gesù che non è un fantasma, così come pensavano i suoi, ma una realtà tangibile.

I discepoli, infatti avevano ancora paura. E' strano come talvolta non ci si accorge di questa preziosa presenza. Certo è Risorto, è lo stesso Gesù di prima ma è diverso, poiché la risurrezione lo pone in una condizione diversa, lo trasfigura, lo trasforma. Se ci prensiamo, almeno su un piano spirituale è un'esperienza che potremmo fare anche noi.

Quando incontri il Signore nella tua vita, non sei più lo stesso di prima, ti riconoscono, sembri ancora quello che eri una volta, ma c'è qualche cosa che caratterizza la tua persona, c'è qualche cosa che ti ha cambiato, ed è la luce del Risorto. È questa luce che noi dobbiamo accogliere, seguire e testimoniare, perché non e' sufficiente riconoscere la Verità, è il Mistero di Cristo che ha vinto la morte, è il germe della fede nel Risorto che occorre seminare con la testimonianza della nostra vita.

Accanto alla passione e alla Resurrezione, il Vangelo introduce un terzo elemento fondamentale: la missione.
Questo alto e profondo mistero, occorre renderlo credibile, così come affermava don Tonino Bello, ma "molto spesso noi siamo fermi a vedere il male, a vedere ciò che non va", specialmente in questi tempi facciamo analisi su analisi della situazione tanto da avere paura per il futuro:

- chiese svuotate o "sbiadite", per dirla con lo stile del siocologo Diotallevi nella sua ultima pubblicazione;
- giovani lontani da Dio;
- famiglie non più cristiane ma semplicemente "cattoliche" in senso solo convenzionale;
- tanto vuoto di fede e carità da rabbrividire, ed un vuoto di valori che ci allarma proiettandoci in direzione di una società non solo "a- cristiana" ma addirittura "disumana"..

È facile cadere nelle "lamentazioni". Don Tonino Bello, lo ripeteva: "il nostro occhio spesso è fermo su ciò che muore e non riconosce i germogli che già dicono il sorgere di una nuova alba", e questa nuova alba è sempre ricorrente, è sempre presente in Cristo che è Risorto dai morti, che ha vinto la morte.

don Alfonso GIORGIO



Ultimi Video


Vedi tutti i video »

Clicca sul Banner in basso e guarda il video

Inquadra il codice qr e sostienici!

Oltre le barriere - 2k24 -

è un progetto de

L'Albero Verde della Vita

_____________________________

 

_______________________

DOMUS SAPIENTIAE - Collana Testi

(Liber I)

(Liber II)

(Liber III)

______________________