La luce nell’ombra: conservare la memoria storica attraverso l’arte del cinema

Pubblicato: 13/03/2025
La luce nell’ombra: conservare la memoria storica attraverso l’arte del cinema

In stretto collegamento con la mostra “Nemiche del popolo” - dedicata alle donne vittime del regime comunista, giovedì 13 marzo, alle ore 16:00, l’Accademia di Romania in Roma in collaborazione con il Progetto “La rivoluzione dei modelli” e l’Associazione Dacia, vi invitano ad un pomeriggio di cinema per mantenere viva la memoria.

Alla presenza dei due registi verranno proiettati il film “Benedetta prigione” (2002) di Nicolae Mărgineanu ed il breve documentario “Le eroine di Nucșoara” di Cristina Chirvasie. Quest’ultimo racconta la storia delle donne che aiutarono e fecero parte del gruppo di resistenti anticomunisti delle Montagne di Făgăraș.

“Benedetta prigione” è l’adattamento cinematografico del testo autobiografico “Bénie sois-tu, prison”, firmato da Nicole Valéry-Grossu. La giovane intellettuale Nicoleta viene arrestata in quanto nipote per linea materna di Iuliu Maniu, presidente del Partito Nazionale Contadino e prigioniero politico dopo il 1947. Il film ha ricevuto premi nazionali ed internazionali, come il Premio per il miglior contributo artistico e la Menzione Speciale della Giuria Ecumenica al World Film Festival di Montreal 2003.

Entrambi i film portano un tributo agli uomini e alle donne che hanno lottato e resistito con coraggio, solidarietà e compassione contro le persecuzioni di un regime liberticida. Le loro testimonianze sono un esempio di forza e resistenza, un messaggio di speranza e di amore, di luce per i nostri tempi.

Oltre ai registi, saranno presenti l’attrice Maria Ploae, protagonista del film, e la produttrice Grațiana Lăzărescu, ideatrice, assieme alla dott.ssa Chirvasie, del progetto “La rivoluzione dei modelli”.

Seguirà un dibattito con gli invitati, al quale il pubblico è calorosamente invitato ad intervenire.

L’evento si terrà in sala conferenze dell’Accademia di Romania in Roma.

L’entrata è libera a seconda della disponibilità di posti in sala.

Non perdete questo appuntamento con il cinema romeno d’autore!

Nicolae Mărgineanu è nato a Cluj, il 25 settembre 1938; è stato figlio dello psicologo Nicolae Mărgineanu, professore presso l’Università Babes-Bolyai di Cluj, il quale trascorse 16 anni nelle carceri comuniste, tra il 1948 e il 1964, accusato di alto tradimento per aver accompagnato i membri della Commissione alleata di controllo della parte americana a sostenere la causa del ritorno della Transilvania alla Romania. N. Mărgineanu, il figlio, si è diplomato presso l’Istituto di Teatro e Cinematografia “Ion Luca Caragiale” di Bucarest, sezione Immagine, nel 1969. Dopo il 1989, ha realizzato una serie di film e documentari sulle vittime del regime carcerario comunista. È vincitore di numerosi premi e menzioni di vari festival cinematografici nazionali e internazionali.

I primi film da lui diretti sono stati: “Mai presus de orice” [Aldilà di ogni cosa] (1978), in collaborazione con Dan Piţa; “Un om în loden” [Un uomo in loden], premio ACIN 1979; “Ştefan Luchian” (1981, in collaborazione con Iosif Naghiu, premio CIDALC al Festival internazionale del cinema di Karlovy Vary); “Întoarcerea din iad” [Il ritorno dall’inferno] (in collaborazione con Petre Sălcudeanu, 1983). Nel 1986 ha diretto il film “Pădureanca”, ispirato al romanzo omonimo dello scrittore Ioan Slavici (Premio alla regia al Festival nazionale del cinema di Costineşti). Seguirono i film “Flăcări pe comori” [Fiamme sui tesori] (1987) e “Un bulgăre de humă” [Un bozzolo d’argilla]. Dopo il 1989, seguirono i film “Undeva în Est” [All’est, da qualche parte] (1990), di cui ha anche firmato la sceneggiatura, in collaborazione con Augustin Buzura, e “Priveste înainte cu mânie” [Guarda in avanti con rabbia] (1992). Per il film “Undeva în Est” ha vinto il premio dell’Unione dei cineasti romeni (UCIN) nel 1991, per la sceneggiatura. Il documentario “Enescu – la răspântie de vremi” [Enescu - all’incrocio delle epoche], diretto da Nicolae Mărgineanu e scritto da Ada Brumaru, presenta la vita e l’opera di George Enescu (premio Fondazione Jora, 1996); “Faimosul paparazzo” [Il famoso paparazzo] (1999, Premio Speciale della Giuria UCIN); “Binecuvântată fii, închisoare” [Benedetta prigione] (2002); “Logodnicii din America” [I fidanzati dall’America] (2007); “Schimb valutar” [Cambia valute] (2008).

Della serie di film documentari sui martiri delle carceri comuniste, diretti da Nicolae Mărgineanu, ricordiamo: “Demascarea” [Lo smascheramento] (2011), un documentario di 70 minuti sul “fenomeno Pitesti”, sulla sceneggiatura scritta da Alin Mureşan, che si basa sui racconti dei sopravvissuti alle carceri del periodo comunista; “Patru feluri de a muri” [Quattro modi per morire] (2011), su sceneggiatura firmata da Marius Oprea; “Supravegheat de Securitate în anii ‘70-‘80” [Sorvegliato dalla Securitate negli anni ‘70-‘80]; “Arhitectura şi puterea” [L’architettura e il potere]; “Poarta Albă”; “George Manu, Rectorul din Zarca Aiudului” [George Mano, rettore di Zarca Aiudului]. Nel 2013, ha prodotto il film documentario “Părintele Arsenie Boca în duh şi adevăr” [Padre Arsenie Boca in spirito e verità], seguito nel 2016 da “Întâlniri cu un sfânt: Părintele Arsenie Boca” [Incontri con un santo: Padre Arsenie Boca]. Nel 2018 ha diretto il film “Fals tratat de mântuire a sufletului” [Falso trattato di redenzione dell’anima], la cui sceneggiatura è firmata da Bogdan Adrian Toma. Ha anche diretto il film “Cardinalul” [Il cardinale], del 2019. Nel 2014, all’ottava edizione del Gopo Awards Gala, il regista Nicolae Mărgineanu è stato insignito del Premio alla carriera.

Maria Ploae, attrice, è nata il 19 febbraio 1951 e si è diplomata presso l’Istituto d’Arte Teatrale e Cinematografica di Bucarest nel 1975, secondo il volume “1234 cineasti romeni: guida bio-filmografica” (Casa editrice scientifica, 1996). Nel corso della sua impressionante carriera, che dura da più di quattro decenni, ha recitato sul palco del Teatro di Commedia di Bucarest e al Piccolo Teatro di Bucarest, è stata scritturata in oltre 40 lungometraggi ed è stata brillante in ruoli memorabili accanto a grandi nomi del cinema romeno, secondo tiff.ro e cimec.ro.

Ha fatto il suo debutto cinematografico durante li anni di studio, facendosi notare da Sergiu Nicolaescu, che l’ha scelta per il film “Un comisar acuză” [Un commissario accusa], del 1974, secondo tiff.ro. Nello stesso anno è apparso in “Frații Jderi” [I fratelli Jderi], diretto da Mircea Drăgan. Tra i film in cui ha recitato ci sono quelli diretti da Andrei Cătălin Băleanu (“Muntele ascuns” [La montagna nascosta], 1974), David Reu (“Cercul magic” [Il cerchio magico], 1975), Mircea Veroiu (“Dincolo de pod” [Al di là del ponte], 1975; “Mânia” [La rabbia], 1977; “Așteptând un tren” [Aspettando un treno], 1982), Mircea Moldovan (la commedia “Toamna bobocilor” [L’autunno dei novellini], 1975 - il film che lo consacrò; “Pintea”, 1976; “La răscrucea marilor furtuni” [All’incrocio delle grandi tempeste], 1980; “Mireasma ploilor târzii” [Il profumo delle ultime piogge], 1984), Virgil Calotescu (“Drumuri în cumpănă” [Vie in billico], 1980), Elisabeta Bostan (“Promisiuni” [Promesse], 1985), per il quale ha vinto il Costinesti Performance Award; 1988 “Campioana” [La campionessa],1989), Horea Popescu (“Cuibul de viespi” [Il vespaio], 1986) o da Nicolae Mărgineanu, che divenne anche il suo compagno di vita (“Ştefan Luchian”, 1981; “Întoarcerea din iad” [Il ritorno dall’inferno], 1983; “Un bulgăre de humă” [Un bozzolo d’argilla], 1989; “Undeva în est” [All’est, da qualche parte], 1990; “Faimosul paparazzo” [Il famoso paparazzo], 1999; “Benedetta prigione”, 2002 - per il quale ha ricevuto, nel 2003, il Premio per l'interpretazione femminile dell'Unione dei Cineasti della Romania; “Logodnicii din America” [Fidanzati dall’America], 2007; “Porta Albă”, 2014; “Fals tratat de mântuire a sufletului” [Falso trattato per la redenzione dell’anima], 2018; “Cardinalul” [Il cardinale], 2019). Nel 2002 è stata insignita dell’Ordine al Merito Nazionale con il grado di Cavaliere “per la sua devozione e grazia artistica al servizio del teatro romeno, in occasione del 150° anniversario del Teatro Nazionale di Bucarest”. Nel 2020 ha ricevuto il Premio di Eccellenza alla 19° edizione del Transilvania International Film Festival (TIFF).

Cristina Chirvasie è una regista di teatro e scrittrice, nonché la coordinatrice della serie di film documentari e libri: “Revoluția modelelor” [La rivoluzione dei modelli].

Grațiana Lăzărescu è una scrittrice e produttrice cinematografica e televisiva.

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Tel. +39.06.3201594;

e-mail: accadromania@accadromania.it



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